Teoderico conquista il territorio trentino.
Teoderico ordina di allestire delle abitazioni per la popolazione della città nel castello di Verruca («Verrucas castellum»)
Teoderico impone agli abitanti di Trento e a quelli di Feltre di costruire, a loro spese, un nuovo centro abitato dotato di opere di difesa
Dopo la fine della guerra greco-gotica il generale bizantino Narsete stanzia gli Eruli a guardia dei passi alpini del territorio trentino
Dopo la conquista longobarda, il duca Evin regge il ducato di Trento
Ragilone comandante dei Longobardi stanziati nella Vallagarina riconquista il castello di Nanno, conquistato dai Franchi
Chramnichis sconfigge Ragilone «in campo Rotaliani», saccheggia Trento e si impadronisce del ducato di Trento
Il duca Evin riconquista sconfigge i Franchi e riconquista il territorio trentino
L’esercito franco comandato da Chedin conquista numerosi castelli «in Tridentino territorio»
Il duca Evin muore, gli succede Gaidoaldo
Secondo da Non muore a Trento
Alahis, duca di Trento, combatte contro un «conte dei Bavari» stanziato a Bolzano e dintorni
Alahis si ribella al re dei longobardi Pertarito che lo assedia nel castello di Trento. Si accorda col re e ottiene il ducato di Brescia
Alahis conquista per breve tempo Pavia e il palazzo regio. È successivamente sconfitto e ucciso dal re Cuniperto a Coronate d’Adda
A Trento è presente Husingo «tribunus» (funzionario regio longobardo). Durante il Regno di Liutprando l’influenza del ducato longobardo di Trento si estende su parte dell’odierno Alto Adige
I Franchi conquistano il Regno longobardo e assumono il controllo dei territori del ducato di Trento
Trento è menzionata nel capitolare emanato da Lotario a Olona, relativo alle scuole nell’Italia settentrionale
Lotario e Ludovico il Germanico si incontrano «in valle Tredentina»
Liutfrido, figlio di Ugo di Tours, è duca in Trento; Paulicione, suo messo, presiede con il giudice di palazzo Garibaldo il placito fra Audiberto, abate di Santa Maria in Organo di Verona, e alcune famiglie contadine che vivono «in comitatu Tridentino» in Vallagarina
Ludovico il Germanico sentenzia in una controversia fra il vescovo di Trento Odescalco e il vescovo di Frisinga
Ludovico il Germanico e Ludovico II imperatore si incontrano a Trento e giudicano congiuntamente la medesima controversia
Arnolfo re dei Franchi orientali e Berengario re d’Italia si incontrano a Trento
Arnolfo re dei Franchi percorre la «vallis Tridentina»
Il re Ugo di Provenza è presente in Trento
Notkerio vescovo di Verona possiede cospicui beni e diritti nel «comitatus Tridentinus»
Manasse arcivescovo di Arles e nipote di re Ugo di Provenza è nominato vescovo di Trento, con l’amministrazione dei vescovati di Mantova e Verona e il governo del comitato trentino
Ottone I costituisce la marca veronese, comprendente il comitato di Trento, e la aggrega al ducato di Baviera
Il vescovo di Trento e due «iudices de Tredentino comitatu» presenziano a un placito in Verona
Ottone II costituisce il ducato di Carinzia cui aggrega la marca veronese
Arduino marchese di Ivrea, eletto re d’Italia, combatte nel territorio di Trento contro Enrico II imperatore e Ottone duca di Carinzia
L’imperatore Enrico II di Franconia è a Trento e in Valsugana; vince la resistenza di Arduino
Corrado II con due diplomi datati 31 maggio e 1° giugno concede al vescovo Udalrico II e ai suoi successori importanti diritti giurisdizionali nei comitati di Trento, Bolzano e Venosta
Papa Gregorio VII scrive al vescovo di Trento Enrico allo scopo di invitarlo a non sostenere l’imperatore Enrico IV
Il vescovo Enrico ottiene dall’imperatore Enrico IV la conferma del possesso di Castellaro Mantovano
«Cives armati» di Trento cooperano all’imprigionamento dei vescovi inviati al papa dal re di Germania Enrico (Enrico V)
Il vescovo Gebardo conferma agli abitanti della val di Fiemme i privilegi poi noti come «patti gebardini»
Il vescovo Altemanno stabilisce una pattuizione con i vicini di Riva del Garda (poi confermata nel 1155 dal vescovo Eberardo)
Il vescovo Altemanno colloca i canonici regolari a San Michele all’Adige e i monaci benedettini a Trento (San Lorenzo)
In occasione della consacrazione della chiesa di San Vigilio in Trento è menzionato un consol
Federico Barbarossa concede al vescovo Adelpreto un privilegio di conferma dei diritti concessi da Corrado II nel 1027
Federico Barbarossa concede al vescovo di Trento il feudo della contea di Garda
Sono menzionati alcuni consules di Trento
Aldrighetto da Castelbarco uccide il vescovo Adelpreto (II)
Il vescovo Salomone partecipa a Roma al concilio Lateranense III
Federico Barbarossa concede al vescovo Salomone un privilegio di conferma delle sue prerogative e vieta alla cittadinanza di Trento di adottare istituzioni politiche comunali
Federico Barbarossa concede al vescovo Corrado da Beseno un privilegio per lo sfruttamento delle risorse minerarie del territorio diocesano
La cittadinanza di Trento si rivolta contro il vescovo Corrado da Beseno
Corrado da Beseno stipula un trattato di pace con il comune di Verona e il suo alleato Odorico d’Arco
Corrado da Beseno rinuncia all’episcopato
il conte Alberto di Tirolo è potestas di Trento
Inizio dell’episcopato di Federico Wanga
Il vescovo Federico Wanga giunge a un compromesso con cittadini che gli si erano rivoltati
Federico Wanga accompagna Federico II di Svevia in Germania
Federico Wanga è legato generale e vicario imperiale per tutta l’Italia
Federico Wanga fa compilare il Codex Wangianus minor
Insediamento dei francescani a Trento
Insediamento dei domenicani a Trento
L’imperatore Federico II avoca a sé e ai propri delegati il governo del principato vescovile di Trento
Wiboto è plenipotenziario di Federico II a Trento
Lazzaro da Lucca è plenipotenziario di Federico II a Trento
Sodegerio da Tito è podestà imperiale a Trento (con crescente autonomia politica)
dopo la morte di Federico II (dicembre 1250) Sodegerio da Tito mantiene il governo del principato vescovile
Il vescovo Egnone rientra in Trento
Il vescovo Egnone combatte contro Ezzelino III da Romano
Il vescovo Egnone investe Mainardo II conte di Tirolo dei feudi avvocaziali
L’esercito del comune di Verona, guidato da Mastino I della Scala, attacca il territorio trentino
Mainardo II conte di Tirolo acquisisce il controllo del castello del Buonconsiglio
Il vescovo Egnone stipula un accordo con Mainardo II conte di Tirolo
Egnone è costretto dalle rivolte dei vassalli a rifugiarsi a Bolzano
stesura degli statuti di Riva del Garda
Il vescovo Enrico (II) si oppone a Mainardo II conte di Tirolo
Il vescovo Enrico (II) pattuisce un accordo con Mainardo II conte di Tirolo e con il comune di Verona
A seguito di un nuovo accordo tra il vescovo Enrico (II) e Mainardo II, l’amministrazione del principato è affidata per quattro anni al conte
Mainardo II, scomunicato dal papa, mantiene il controllo dell’amministrazione del principato vescovile
Un esercito veronese in appoggio ai Castelbarco conquista parte della Vallagarina
I Veronesi e i Mantovani attaccano militarmente la parte meridionale del territorio trentino, controllato dai conti di Tirolo
Il vescovo Filippo Bonacolsi si accorda con i conti di Tirolo
Il vescovo Bartolomeo Querini procede al rinnovo generale dei feudi episcopali
un diploma di Alberto d’Asburgo riconosce il torrente Avisio come confine meridionale del dominium dei conti di Tirolo
Il vescovo Bartolomeo Querini si accorda con i conti di Tirolo, con la mediazione di Alberto d’Asburgo
Bartolomeo Querini rinnova l’investitura avvocaziale ai conti di Tirolo
Il vescovo Enrico da Metz assume il governo effettivo del principato vescovile
Enrico da Metz pubblica la scomunica papale contro l’imperatore Ludovico il Bavaro
In assenza del vescovo, incontro a Trento fra Ludovico il Bavaro, Cangrande I della Scala e i capi ghibellini
Il vescovo Nicolò da Brno recupera parzialmente la sovranità sulla parte meridionale del territorio del principato vescovile di Trento
Stesura degli statuti dei sindici del comune di Trento
Ludovico di Brandeburgo assume il governo del Tirolo
Il vescovo Nicolò da Brno procede alla revisione e all’aggiornamento del Codex Wangianus
Carlo di Lussemburgo-Boemia tenta la riconquista del Tirolo
Carlo, ora imperatore (Carlo V), investe Ludovico di Brandeburgo dell’avvocazia di Trento
A seguito della morte di Ludovico di Brandeburgo e di Mainardo III, figlio suo e della contessa Margherita di Tirolo, i diritti sull’avvocazia di Trento passano agli Asburgo, nuovi signori della contea del Tirolo
Redazione delle compattate fra il vescovo Alberto di Ortenburg e il duca Rodolfo IV d’Asburgo
Gli Asburgo ottengono il controllo del Primiero
Giangaleazzo Visconti subentra agli Scaligeri (sino al 1404) nel governo su Riva e l’Alto Garda
Rodolfo Belenzani guida la rivolta dei cittadini trentini contro il vescovo e ottiene la «carta edictionum et provisionum»
Federico IV Tascavuota riconquista la città di Trento
La Repubblica veneta eredita i possedimenti di Azzone Castelbarco di Dossomaggiore in Vallagarina (Ala, Avio e Brentonico)
Federico IV Tascavuota conquista i castelli della Bassa Valsugana
La Repubblica veneta occupa Rovereto e i possessi di Aldrighetto da Castelbarco di Lizzana
La Repubblica veneta assume il governo della valle di Ledro e di Tignale
Il vescovo Alessandro di Masovia approva gli statuti del comune di Trento
Rivolte dei cittadini di Trento contro il vescovo Alessandro di Masovia
La Repubblica veneta conquista Riva del Garda
Il vescovo Giorgio Hack stipula con il duca Sigismondo il Ricco una nuova redazione delle «compattate»
Il vescovo Giovanni Hinderbach rinnova le «compattate»
Insurrezione contro il vescovo nella val di Non
Guerra fra la Repubblica veneta e la contea del Tirolo; battaglia di Calliano (Vallagarina)
Massimiliano I d’Asburgo è proclamato a Trento imperatore romano eletto
Sconfitta della Repubblica veneta ad Agnadello; il vescovo di Trento potrà recuperare la sovranità sulla Vallagarina, sulla val di Ledro, su Riva del Garda e sull’Alto Garda